Skip to main content

Il Wellbeing, ovvero il benessere, inteso come stato di equilibrio e prosperità fisica, mentale ed emotiva, è diventato un tema centrale nell’ambito del mondo del lavoro. L’attenzione al benessere dei dipendenti non è più semplicemente una questione di generosità o di responsabilità sociale, ma è diventata una priorità strategica per le organizzazioni che desiderano prosperare e raggiungere il successo a lungo termine.

Il benessere aziendale si estende a tutti gli aspetti della vita professionale, includendo la salute mentale, il work-life balance, la crescita personale e professionale e la soddisfazione lavorativa.

In questo articolo, esploreremo due degli elementi fondamentali per garantire il wellbeing aziendale e come possono contribuire a creare una forza lavorativa resiliente, realizzata e pronta ad affrontare le sfide del futuro.

Il ruolo della flessibilità lavorativa nel Wellbeing aziendale

Per comprendere come aumentare il benessere dei dipendenti e promuovere un ambiente lavorativo sano, è fondamentale capire l’importanza della flessibilità lavorativa.

La flessibilità lavorativa è un concetto chiave nell’ambito del mondo del lavoro odierno, che offre ai dipendenti la possibilità di adattare orari e modalità di lavoro alle proprie esigenze personali e alle richieste dell’azienda.

La flessibilità lavorativa può assumere molteplici forme, come la flessibilità degli orari, il telelavoro, il lavoro part-time o il job sharing, e si è dimostrata essere una preziosa risorsa per migliorare la produttività, la soddisfazione dei dipendenti e l’attrattività delle organizzazioni come luoghi di lavoro desiderabili.

Tuttavia, la flessibilità da sola non è sufficiente.
È necessario combinare la flessibilità con il secondo elemento cardine per il benessere aziendale in esame in questa sede: l’autonomia.

L'autonomia come motore del benessere aziendale

L’autonomia permette ai dipendenti di diventare i decisori delle proprie vite lavorative, avendo la libertà di scegliere dove e quando lavorare, quali attività seguire e quali competenze sviluppare. L’autonomia non deve essere confusa con l’anarchia, poiché le organizzazioni continueranno ad avere regole e direttive. L’autonomia è strettamente correlata alla capacità di auto-determinazione, insieme alle competenze e al senso di appartenenza. Quando una persona si sente autonoma, competente e legata all’azienda, è più motivata, ha una maggiore voglia di fare e si sente coinvolta nelle attività, poiché percepisce di avere la possibilità di scegliere. Dunque, sarebbe facile supporre che la totale autonomia rappresenti la chiave per il benessere aziendale. Ma è veramente così?

Studio sull'autonomia e il suo impatto sui team

L’Harvard Business Review ha recentemente condotto uno studio su quasi mille studenti per valutare gli effetti dell’autonomia sulle performance, sull’innovazione e sulla soddisfazione dei team. I partecipanti sono stati suddivisi in quattro gruppi, in cui avevano la possibilità di scegliere i propri compagni di lavoro e/o l’idea su cui lavorare.

Il primo gruppo ha ricevuto sia l’idea che il team assegnati, il secondo gruppo ha ricevuto il team assegnato ma ha potuto scegliere l’idea, il terzo gruppo ha ricevuto l’idea assegnata ma ha potuto selezionare i membri del team, mentre l’ultimo gruppo ha potuto scegliere sia il team che l’idea.

I risultati dello studio hanno mostrato che il team con zero autonomia ha ottenuto le performance peggiori. Tuttavia, il team con autonomia totale ha registrato prestazioni inferiori rispetto a due gruppi specifici: il team in cui era possibile scegliere l’idea su cui lavorare e quello in cui si potevano selezionare le persone. Questo dimostra che l’autonomia totale, sebbene importante, può somigliare all’anarchia in un’organizzazione. Invece, è necessario sviluppare un sistema operativo che guidi le scelte delle persone, sottolineando il ruolo centrale delle risorse umane (HR) consapevoli dell’importanza dell’autonomia e della flessibilità come conseguenza di essa.

Lavoro flessibile e benessere aziendale: un binomio inscindibile per il Wellbeing

A seguito dei risultati sopracitati, la conclusione è lapalissiana: per raggiungere un benessere aziendale ottimale, è fondamentale combinare la flessibilità lavorativa e l’autonomia. L’autonomia non deve essere considerata come una licenza per l’anarchia ma, piuttosto, come una guida che permette alle persone di prendere decisioni autonome all’interno di un sistema operativo ben definito.

Offrire ai dipendenti la possibilità di scegliere le proprie sfide lavorative e i compagni di squadra può portare a migliori performance, innovazione e soddisfazione. Tuttavia, è essenziale implementare strategie che promuovano anche il benessere complessivo dei dipendenti, come la flessibilità lavorativa, lo sviluppo delle competenze e una cultura di feedback aperta. Il ruolo delle risorse umane è centrale in questo processo, poiché possono guidare e supportare l’implementazione di tali strategie per migliorare il benessere dei dipendenti e, di conseguenza, il successo aziendale.

Approfondisci ulteriormente il tema del benessere aziendale nella nostra guida al Corporate Wellbeing e nella sezione dedicata della Learning Platform di RADICAL HR.

Scritto da Alessandro Rimassa

Sono un imprenditore con grande esperienza su Future of Work e Digital Transformation. Ho fondato Talent Garden Innovation School, supporto diverse aziende e startup nel mondo education e digital. Ho scritto 8 libri, da Generazione Mille Euro a Company Culture.