Il protagonista: Luca Cinquetti, Head of Human Resources in Iliad Italia, da 4 anni in azienda.
L’azienda: Iliad, operatore telefonico (mobile e fibra) presente sul mercato italiano dal 2018.
La best practice: Recruiting centrato sui valori aziendali.
Da 120 persone a 700 in tre anni: come si fa?
«Quando abbiamo fatto il nostro ingresso nel mercato era il 29 maggio 2018 ed eravamo 120. Oggi siamo 700 con 8,5 milioni di utenti. Con una così rapida crescita devi scegliere le persone in base alla comunanza tra i loro valori e quelli dell’azienda. Altrimenti rischi di far implodere la società».
Spiegami meglio.
«Un recruiting così veloce non lo controlli se non hai un modo comune a tutti di farlo. Il grosso rischio era di trovarsi pochi anni dopo con dei silos, ogni manager con la sua squadra diversa dalle altre, con leadership magari incompatibili».
Quindi come vi siete mossi?
«Eravamo pochi, 120, ci siamo guardati, abbiamo analizzato come lavoravamo e ci siamo chiesti come avremmo voluto lavorare. Sono emersi alcuni elementi valoriali che ci hanno guidato nella scelta delle persone giuste. Ed è anche emerso un certo modo di fare recruiting».
Qual è questo modo di fare recruiting?
«Abbiamo costruito un processo di recruiting basato su 2 aspetti principali: l’allineamento dei manager ai valori aziendali, che quindi hanno selezionato persone che rispondevano a quei valori; il non accontentarsi mai: era cruciale essere allineati dal punto di vista comportamentale e per soft skill».
HR quindi non ha solamente facilitato la selezione: ha avuto un ruolo determinante.
«Esatto, un ruolo centrale: insieme al manager, che valuta anche le hard skills, noi di HR ci siamo concentrati su valori e competenze trasversali, scegliendo prima di tutto le persone giuste per iliad e, solo dopo, la persona giusta per quel ruolo specifico».
La riassumo così: se non fitti, non ti assumo. Ha funzionato?
«Sì, le persone riconoscono che i propri manager lavorano come avevamo descritto. E nel 2021 abbiamo condotto più di 20 workshop per valutare l’impianto valoriale e l’allineamento è risultato molto elevato: il processo di recruiting ha funzionato!».