A marzo saranno due anni di smart working. Prima quello forzato a casa. Poi il tentativo di rapido rientro in ufficio. Poi le nuove regole con obbligo di presenza di almeno il 50% o più. Ora di nuovo l’idea di lasciare le persone più tempo a casa per il crescere dei contagi.
E domani? A me piacerebbe facessimo vero smart working. Perché, finora cos’è accaduto?
Lo chiedo a voi: questa newsletter è seguita da quasi 10mila professionisti HR, e quindi la domanda è per te.
La tua azienda ha davvero fatto smart working?
Prima di rispondermi, ti faccio altre due domande.
- Ogni team e poi ogni persona ha obiettivi precisi e misurabilisu base annuale, trimestrale, mensile e magari anche settimanale?
- Ogni persona ha un incontro almeno mensile col proprio manager per valutare l’andamento degli obiettivi e avere feedback?
Se la risposta è “Sì!” a entrambe le domande, allora è “Sì” anche la risposta a “La tua azienda ha davvero fatto smart working?”.
Perché lo smart working è: lavorare per obiettivi. E, l’ho detto in diversi speech e lo metto nero su bianco qui, paradossalmente si potrebbe fare smart working anche lavorando al 100% in presenza in ufficio.
Ora, converrai con me, la maggior parte delle nostre aziende in questi due anni NON ha fatto smart working. Ha lavorato nel vecchio modo, facendolo semplicemente a distanza.
Attenzione, non voglio deprimerti: so che tu – e la maggior parte dei lettori di RADICAL HR Newsletter – in questo momento stai dicendo… “Oh cavolo, non abbiamo mai fatto smart working e non abbiamo idea di come farlo”. E anche: “Fare vero smart working qui è impossibile, i manager non riuscirebbero”.
Invece una soluzione c’è:
- formazione;
- sperimentazione.
Non pensare di poter cambiare il modo di lavorare dell’intera azienda domattina, inizia da un piccolo gruppo. Forma le persone, dai loro gli strumenti, sperimenta. E mentre il primo esperimento va, misura e condividi i risultati, e inizia un secondo esperimento.
Ci vorrà tempo, ma il ruolo di noi HR è solo uno: cambiare il modo di lavorare, costruire aziende meglio performanti e nuovamente attrattive per le persone.