Le relazioni dei dipendenti con i loro capi sono di gran lunga il più importante fattore di soddisfazione sul lavoro. Ma più del 70% delle persone dice che il tempo con il “capo” sia il più stressante dell’intera settimana.
In un ambiente ibrido c’è spazio per migliorare la relazione tra persone e manager?
Sì, ma HR deve mostrare come farlo.
Lavorando in remoto c’è la possibilità di reinventare modi e tempi di interazione, suggerendo comportamenti che aiutino i manager a essere “servant leader”.
A proposito di parole: preferisco parlare di “empathic leader”, quella persona capace di superare il command&control che si mette a servizio delle persone e fa il possibile per metterli nella condizione di lavorare bene.
La priorità di un empathic leader è, attraverso una relazione di fiducia basata su trasparenza e comunicazione, far lavorare bene le proprie persone.
Ecco alcuni suggerimenti pratici che noi HR possiamo condividere con i manager.
- Scoprire gli elementi più stressantinel lavoro delle persone per provare a rimuoverli o ridurli.
- Conoscere le persone come individui, non solo come lavoratori che hanno un ruolo e delle mansioni. E sapere che momento della vita stanno attraversando.
- Mostrare apprezzamento nei modi e nei tempi che ogni persona preferisce, senza svalutare il lavoro degli altri o fare lodi eccessive.
- Rimuovere gli ostacoliallo sviluppo e alla crescita, pensando programmi di formazione, facendo meeting di feedback mensili e aiutando ognuno a sviluppare capacità di self management.
In sintesi, due consigli: un buon manager deve creare momenti frequenti di comunicazione autentica con le persone (anche una semplice telefonata estemporanea è ok) e sapere chi sono le sue persone.