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Useresti una Ferrari esclusivamente per fare il giro dell’isolato?

Con il mentoring, in Italia, succede.

Troppo spesso è confinato a mini progetti, prevalentemente di empowerment femminile e dialogo cross-generazionale. Gli intenti sono buoni, ma finisce per beneficiarne un ristretto gruppo di persone. Risultato: sviluppo personale di pochi e zero impatto organizzativo.

Il mentoring è praticato nel mondo come potente metodo di sviluppo organizzativo attraverso la crescita delle persone con un’ampia varietà di obiettivi: talent attraction/retention, employee experience, collaborazione, leadership…

L’obiettivo organizzativo guida il percorso e permea le conversazioni di mentor e mentee. Come? Creando una fitta rete di relazioni che pone le sue basi su scalabilità, digitalizzazione, kpi, ma anche condivisione di competenze, esperienze, modelli di ruolo, valorizzando le differenze e diffondendo la consapevolezza del “chi siamo” come azienda.

E mentre consegui uno specifico obiettivo di progetto, diffondi capacità trasformative e migliori l’ambiente di lavoro. Con un effetto a cascata su produttività e coinvolgimento. Risultato: Crescono le persone, cresce l’azienda.

In sintesi: Il mentoring necessita di un approccio sistemico, strategico e radicale, poiché agisce profondamente su cultura e tessuto organizzativo.

Non dimenticare che hai una Ferrari: quanto più estendi il mentoring ad ambiti diversi, più persone coinvolgi, maggiori le possibilità di generare impatto organizzativo.

Buon mentoring Journey!

Alessandro Rimassa

Sono un imprenditore con grande esperienza su Future of Work e Digital Transformation. Ho fondato Talent Garden Innovation School, supporto diverse aziende e startup nel mondo education e digital. Ho scritto 7 libri, da Generazione Mille Euro a Company Culture. PROFILO LINKEDIN