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L’HR Manager, o responsabile delle risorse umane è, ad oggi, una figura chiave all’interno di un’organizzazione, dedicata alla gestione strategica e operativa del personale. Oggi, lo identifichiamo come una figura i cui compiti spaziano dallo sviluppo e l’implementazione di politiche e procedure in materia di gestione del personale, recruiting e talent acquisition, fino ad arrivare all’instaurare e preservare un clima aziendale sereno e collaborativo, fornendo supporto ai dipendenti.
Il suo ruolo, tuttavia, ha subito notevoli cambiamenti nel tempo, cambiando punto focale.

In questo articolo, esploreremo più a fondo il cambiamento del ruolo dell’ HR manager nel tempo, definendo, innanzitutto, chi è l’HR manager, analizzandone le varie sfaccettature e vedremo come diventare HR manager.

HR Manager: significato

Un HR Manager, abbreviazione di Human Resources Manager, è un professionista che opera nel campo delle risorse umane all’interno di un’organizzazione. L’HR Manager è responsabile della gestione delle risorse umane, che include una vasta gamma di attività legate alla gestione del personale e dello sviluppo organizzativo.

Le responsabilità di un HR Manager possono variare a seconda dell’organizzazione, ma, come accennato, di solito includono la pianificazione e l’implementazione delle politiche e delle strategie HR, la gestione del reclutamento e della selezione del personale, la formazione e lo sviluppo dei dipendenti, la gestione delle performance, la compensazione e i benefici, la gestione dei conflitti e delle relazioni sindacali, la gestione delle politiche di welfare e salute e sicurezza sul lavoro, e la conformità alle normative e alle leggi del lavoro.

Inoltre, l’HR Manager può essere coinvolto nella definizione della cultura aziendale, nella gestione del cambiamento organizzativo, nella promozione dell’equità e della diversità in azienda, e nella risoluzione di questioni disciplinari o legali legate al personale.

L’obiettivo principale di un HR Manager è creare un ambiente di lavoro positivo, sostenere lo sviluppo e il benessere dei dipendenti, e collaborare con la leadership dell’azienda per raggiungere gli obiettivi strategici attraverso l’ottimizzazione delle risorse umane.

Il cambiamento di prospettiva del responsabile hr

L’evoluzione del ruolo dell’HR Manager nel corso del tempo ha rappresentato una risposta alle sfide e alle esigenze mutevoli del mondo del lavoro. Già prima della pandemia, si poteva osservare un cambiamento significativo nell’approccio dei manager, che si spostava da un focus esclusivo sui compiti a un maggiore interesse verso le persone e le relazioni con loro. Ciò era motivato da diverse aspettative dei membri del team sulle qualità che un manager dovrebbe possedere, come intelligenza emotiva, capacità di comunicazione ed empatia. Inoltre, l’introduzione di sistemi di intelligenza artificiale e automazione ha fornito agli HR Manager gli strumenti per gestire in modo più efficiente i compiti amministrativi, liberando tempo ed energie per concentrarsi sulle persone. Non per ultimo, la necessità di intessere relazioni più personali, anche nell’ambito lavorativo, ha sicuramente contribuito moltissimo ad acuire la necessità di una trasformazione del ruolo dell’HR Manager.

Tuttavia, la pandemia di COVID-19 ha rappresentato una sfida senza precedenti per l’HR Management, impedendo una risposta adeguata a questa crescente esigenza di relazioni umane. Al contrario, l’emergenza sanitaria ha acuito il bisogno di connessione e supporto tra le persone, sia in modalità di lavoro in presenza che inerentemente al lavoro da remoto. In questo contesto, il ruolo degli HR Manager è diventato ancora più cruciale per facilitare la transizione dei manager verso un approccio incentrato sulle persone. Ma come gettare le basi, concrete, per un’evoluzione in tal senso?

Come promuovere l’evoluzione del ruolo del responsabile delle risorse umane

Questa necessità di cambio focus e di modellamento del proprio ruolo ha visto i professionisti hr impegnati a delineare delle strategie che facilitassero la transizione. Gli HR manager si sono chiesti: cosa si può fare per agevolare l’entrata in questa nuova ottica?
Le risposte risiedono in due approcci che andiamo a sviscerare a seguire.

Rendere i manager consapevoli della nuova prospettiva

Ci sono due aree principali su cui gli HR Manager possono lavorare per promuovere questa evoluzione del ruolo. La prima consiste nel rendere i manager consapevoli dell’importanza di stabilire relazioni significative con i membri del team. Ciò implica educare i manager sulle competenze sociali e emotive necessarie per costruire un rapporto di fiducia con i dipendenti, incoraggiando la comunicazione aperta e l’ascolto attivo.

La seconda area riguarda l’offerta di strumenti adeguati per supportare i manager nel loro nuovo ruolo. Uno strumento fondamentale è rappresentato dai one-to-one meetings, ma con una prospettiva diversa rispetto al passato. Non si tratta solo di focalizzarsi sui compiti e sulle mansioni, ma di creare uno spazio in cui le persone si sentano libere di parlare con il proprio manager, scegliendo anche la forma che la relazione assumerà. Questi incontri possono avvenire sia in presenza che in modalità ibrida o da remoto, utilizzando le piattaforme digitali appropriate. Se utilizzati in modo efficace, i one-to-one meetings possono contribuire notevolmente a sviluppare relazioni di fiducia e a favorire una comunicazione aperta e trasparente.

Fornire gli strumenti adeguati ai responsabili del personale

Abbiamo detto che uno dei principali strumenti che gli HR Manager possono fornire ai manager per facilitare la transizione verso un ruolo incentrato sulle persone è rappresentato dai one-to-one meetings. Tuttavia, è fondamentale comprendere che questi incontri devono andare oltre il semplice focus sui compiti e le mansioni, per concentrarsi sulla costruzione di relazioni significative e sulla comprensione delle esigenze individuali dei dipendenti.

Durante i one-to-one meetings, i manager devono creare uno spazio sicuro e accogliente in cui i dipendenti si sentano liberi di esprimere le proprie opinioni, preoccupazioni e aspirazioni. Questo richiede un approccio empatico e attento da parte dei manager, che devono dimostrare un sincero interesse per le persone e le loro prospettive. Allo stesso tempo, è essenziale incoraggiare i dipendenti a condividere le proprie idee, fornendo loro il supporto necessario per sviluppare il loro potenziale.

Nell’era digitale in cui viviamo, l’utilizzo di piattaforme digitali può facilitare la realizzazione di one-to-one meetings efficaci, sia che si tratti di incontri in presenza, ibridi o da remoto. Queste piattaforme offrono la flessibilità necessaria per adattarsi alle diverse esigenze dei dipendenti e consentono la comunicazione in tempo reale, anche a distanza.

Le piattaforme digitali consentono la condivisione di documenti e informazioni in modo rapido e facile, facilitando la collaborazione e la discussione durante i one-to-one meetings. Inoltre, possono essere utilizzate per programmare gli incontri, garantendo che siano organizzati in modo efficiente e che tutte le parti coinvolte siano adeguatamente preparate.

Nel contesto dei one-to-one meetings, la comunicazione aperta e trasparente è fondamentale per stabilire relazioni di fiducia e favorire la comprensione reciproca. I manager devono incoraggiare i dipendenti a esprimere liberamente le proprie opinioni, senza paura di giudizio o conseguenze negative. Questo richiede una comunicazione non solo verbale, ma anche non verbale, che includa l’ascolto attivo, l’espressione di empatia e la comprensione delle emozioni degli altri.

Inoltre, è importante che i manager siano trasparenti riguardo alle decisioni prese e alle informazioni rilevanti per i dipendenti. La trasparenza contribuisce a creare un ambiente di lavoro in cui le persone si sentono coinvolte e informate, aumentando così l’efficacia dei one-to-one meetings e promuovendo un clima di fiducia reciproca.

Le responsabilità chiave dell'HR Manager

Abbiamo, più volte, nel corso di questo articolo, parlato delle mansioni e delle responsabilità di un HR manager.. Vediamo, ora, nel dettaglio queste responsabilità.

Una delle principali responsabilità dell’HR Manager è la pianificazione delle risorse umane. Ciò implica prevedere e identificare le necessità future di personale dell’organizzazione e sviluppare strategie per soddisfare tali esigenze. L’HR Manager deve analizzare i requisiti di competenze, le skill necessarie e le risorse disponibili per garantire che l’organizzazione abbia il giusto numero di persone con le competenze adeguate nei ruoli appropriati.

Inoltre, l’HR Manager è coinvolto nella selezione dei talenti. Questo include la progettazione e l’esecuzione dei processi di reclutamento e selezione, la valutazione delle candidature, l’intervista ai potenziali candidati e la scelta delle persone migliori per le posizioni aperte. L’HR Manager si assicura che il processo di selezione sia equo, trasparente e conforme alle politiche aziendali.

Un’altra responsabilità chiave dell’HR Manager è la gestione delle prestazioni dei dipendenti. Ciò implica la definizione degli obiettivi di performance, la valutazione delle prestazioni, il monitoraggio dei progressi e la fornitura di feedback costruttivo. L’HR Manager collabora con i manager di linea per garantire che i dipendenti ricevano un feedback regolare sulle loro prestazioni e siano supportati nello sviluppo delle loro competenze.

Inoltre, l’HR Manager si occupa dello sviluppo dei dipendenti. Questo include la progettazione e l’implementazione di programmi di formazione e sviluppo, la valutazione delle esigenze di apprendimento, l’organizzazione di corsi e workshop, nonché la promozione di opportunità di crescita e avanzamento professionale all’interno dell’organizzazione. L’HR Manager è responsabile di creare un ambiente che favorisca lo sviluppo delle competenze e il benessere dei dipendenti.

L’HR Manager svolge un ruolo fondamentale anche nella gestione dei conflitti all’interno dell’organizzazione. Questo può includere la gestione di dispute tra dipendenti, la risoluzione di problemi di relazioni interpersonali, la mediazione di conflitti tra dipendenti e manager, nonché la promozione di un clima di lavoro collaborativo e rispettoso.

Inoltre, l’HR Manager lavora per creare un ambiente di lavoro positivo. Ciò implica la promozione di politiche e pratiche che favoriscano la diversità, l’inclusione e l’uguaglianza sul posto di lavoro. L’HR Manager collabora con i dipartimenti aziendali per garantire l’implementazione di politiche di welfare dei dipendenti, programmi di benessere e strategie per migliorare la soddisfazione e l’impegno dei dipendenti.

Come diventare hr manager: la formazione per diventare responsabile del personale

Per diventare un HR Manager di successo, è fondamentale acquisire una solida formazione e sviluppare competenze sia tecniche che relazionali. Vediamo nel dettaglio le principali aree di formazione necessarie per intraprendere questa carriera.

Le competenze tecniche sono fondamentali per l’HR Manager in quanto forniscono le basi necessarie per comprendere e gestire gli aspetti amministrativi e legali delle risorse umane. Una conoscenza solida della psicologia del lavoro consente di comprendere i comportamenti e le motivazioni dei dipendenti, nonché di sviluppare strategie per migliorare il loro coinvolgimento e benessere sul lavoro.

La conoscenza del diritto del lavoro è essenziale per garantire il rispetto delle normative e delle leggi relative all’occupazione, alle relazioni sindacali, alla sicurezza sul lavoro e alle politiche di assunzione e licenziamento dei dipendenti. L’HR Manager deve essere in grado di interpretare correttamente le leggi e le regolamentazioni e di applicarle in modo equo ed efficace.

Inoltre, la gestione delle risorse umane richiede competenze specifiche nel campo della pianificazione delle risorse, della gestione delle prestazioni, della formazione e dello sviluppo, della gestione dei talenti e della compensazione. L’HR Manager deve essere in grado di progettare e implementare strategie e programmi che rispondano alle esigenze dell’organizzazione e dei dipendenti.

Oltre alle competenze tecniche, l’HR Manager deve sviluppare competenze relazionali per gestire le interazioni con i dipendenti, i manager e gli altri stakeholder dell’organizzazione. L’intelligenza emotiva è una competenza fondamentale che consente all’HR Manager di comprendere e gestire le emozioni proprie e degli altri, di dimostrare empatia e di adattarsi alle situazioni.

La comunicazione efficace è essenziale per un HR Manager, che deve essere in grado di trasmettere informazioni in modo chiaro, persuasivo ed empatico. Una comunicazione efficace favorisce il coinvolgimento dei dipendenti, la risoluzione dei problemi e la creazione di relazioni di fiducia.

L’empatia è una competenza che permette all’HR Manager di comprendere e rispondere alle esigenze dei dipendenti, dimostrando interesse e sostegno nei confronti delle loro sfide e aspettative. Essere empatici consente di creare un clima di lavoro positivo e di favorire la collaborazione e la fiducia.

La leadership è un’altra competenza fondamentale per l’HR Manager, che deve essere in grado di influenzare e motivare gli altri, guidare il cambiamento e assumersi la responsabilità di promuovere una cultura organizzativa positiva. L’HR Manager deve essere un esempio di comportamento etico e professionale, ispirando e guidando gli altri verso il successo.

Il percorso di studi da seguire per diventare HR Manager

La via per raggiungere la posizione di HR Manager è strutturata da un percorso di formazione accademica, acquisizione di esperienza pratica e sviluppo di competenze raffinate nel campo delle risorse umane.

Il percorso per diventare un HR Manager richiede un equilibrio di istruzione, esperienza e crescita personale. Attraverso una solida base accademica, l’acquisizione di competenze specialistiche, l’esperienza sul campo e il perseguimento costante dell’eccellenza professionale, gli studenti possono raggiungere con successo questa posizione di leadership nelle risorse umane e contribuire al successo e allo sviluppo delle organizzazioni in cui operano.

Qui di seguito un esempio pratico di percorso che si può seguire per diventare HR Manager:

Fondamenta Accademiche

Il percorso verso la posizione di HR Manager inizia con una solida base accademica. Coloro che desiderano abbracciare questa carriera spesso intraprendono studi in aree collegate alle risorse umane e al management, come la Psicologia Organizzativa, le Scienze della Comunicazione, o l’Economia. Questa formazione fornisce le fondamenta necessarie per comprendere le dinamiche complesse dei rapporti umani all’interno del contesto lavorativo.

Espansione attraverso Corsi di Specializzazione

Per arricchire le proprie competenze e ottenere una comprensione più dettagliata delle pratiche HR, molti aspiranti HR Manager scelgono di completare master o corsi di specializzazione in Gestione delle Risorse Umane. Questi programmi approfondiscono argomenti chiave come selezione del personale, formazione, valutazione delle prestazioni e gestione dei conflitti. Una formazione più avanzata in questo senso consente di affrontare le sfide complesse che si presentano nell’arena delle risorse umane.

Apprendimento Pratico sul Campo

L’esperienza pratica è cruciale per il progresso nella carriera di HR Manager. Avviare la propria carriera in ruoli entry-level all’interno del settore HR, come assistente HR o reclutatore, permette di acquisire familiarità con le operazioni quotidiane, i processi aziendali e i protocolli di gestione delle risorse umane. Questa esperienza pratica fornisce una prospettiva tangibile sulle sfide e le opportunità che il reparto HR affronta regolarmente.

Crescita di Competenze Chiave

Le abilità personali sono una componente fondamentale nell’ascendere verso il ruolo di HR Manager. Queste competenze spaziano dall’arte della gestione delle relazioni interpersonali, alla risoluzione dei conflitti, all’interpretazione delle leggi del lavoro, fino all’analisi dei dati per prendere decisioni informate. La capacità di gestire situazioni delicate, come la risoluzione di dispute tra dipendenti, richiede un’approccio ponderato e diplomatico.

Certificazioni HR e Riconoscimenti

Al fine di dimostrare l’elevato livello di competenza e conoscenza nel settore delle risorse umane, molte organizzazioni offrono certificazioni riconosciute a livello internazionale. Ad esempio, le certificazioni PHR (Professional in Human Resources) o SPHR (Senior Professional in Human Resources) conferite dall’HRCI (Human Resource Certification Institute) rappresentano un riconoscimento del raggiungimento di standard professionali elevati.

Un Viaggio di formazione continua

Il cammino verso la posizione di HR Manager è caratterizzato da un impegno costante nell’aggiornamento delle proprie competenze e conoscenze. Partecipare a conferenze, seminari e associazioni di settore è cruciale per rimanere informati sulle tendenze emergenti e per stabilire connessioni all’interno della rete professionale.

Lo stipendio medio di un responsabile HR

Il salario medio di un HR Manager può variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui la dimensione e il settore dell’azienda, l’esperienza del professionista, la posizione geografica e il livello di responsabilità.

Tuttavia, per fornire un’indicazione generale, in Italia, un HR Manager può percepire in media un salario annuo compreso tra i 40.000€ e i 70.000€, a seconda dei fattori menzionati precedentemente. In altre zone geografiche o paesi, la retribuzione potrebbe variare a seconda del contesto economico e delle politiche salariali locali.

È importante notare che queste cifre sono solo una stima generale e che il salario effettivo può variare notevolmente in base alle circostanze specifiche. 


Come accennato, infatti, il ruolo dell’HR Manager può variare a seconda delle dimensioni e del settore dell’azienda. In piccole e medie imprese, l’HR Manager potrebbe essere l’unico responsabile delle risorse umane, mentre in aziende più grandi potrebbe far parte di un team HR più ampio. Il compenso, per ovvie ragioni, è relazionato anche a questo fattore.

In conclusione, il ruolo dell’HR Manager si è evoluto nel tempo per rispondere alle esigenze mutevoli del mondo del lavoro. Dall’accento sui compiti, si è spostato verso un focus sulle persone e sulle relazioni umane. Gli HR Manager svolgono un ruolo chiave nel facilitare questa transizione dei manager verso un approccio più centrato sulle persone, fornendo loro gli strumenti e le competenze necessarie. Inoltre, gli HR Manager sono responsabili di molteplici aspetti della gestione delle risorse umane e svolgono un ruolo cruciale nel promuovere il benessere dei dipendenti e lo sviluppo delle organizzazioni. Per diventare un HR Manager di successo, è fondamentale acquisire una solida formazione e sviluppare competenze sia tecniche che relazionali.

Scritto dagli Expert di RADICAL HR

In RADICAL HR coinvolgiamo grandi esperti italiani e internazionali nella nostra HR School, nei progetti con le aziende e per la scrittura di editoriali e pensieri per la Newsletter e il Blog. Alla fine di ogni articolo puoi scoprire di più sull’Expert che lo ha firmato.