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Quante aziende dicono “qui è ok sbagliare”? Tante.
Quante lo pensano davvero? Pochissime.

La cultura del failure è celebrata nelle slide, ma punita nei corridoi. Il feedback è benvenuto, ma solo se non disturba l’equilibrio.
Il mito della psychological safety è diventato una buzzword: tutti la citano, pochi la praticano.

Eppure Google ha scoperto che è proprio la sicurezza psicologica il fattore numero 1 nei team ad alte performance.
Significa poter sbagliare, dire ciò che si pensa, fare domande scomode senza paura di ritorsioni o esclusione.

McKinsey ha pubblicato diversi studi che evidenziano l’importanza della sicurezza psicologica nel migliorare l’engagement e la performance dei team.
Ad esempio, un articolo del luglio 2023 sottolinea che la sicurezza psicologica contribuisce significativamente all’efficacia del team e alla retention dei dipendenti. ​Ma solo il 26% dei dipendenti in un sondaggio globale ha dichiarato di sentirsi psicologicamente sicuro nel proprio team.

In troppe aziende regna ancora la cultura del controllo travestita da apertura.
Si parla di innovazione, ma si premia la conformità.
Si parla di coraggio, ma si punisce il dissenso.

La verità è semplice: i team performano di più quando si sentono liberi di essere veri.

Tutto il resto è teatro. E a forza di recitare, il talento se ne va.

 

Questo editoriale è stato pubblicato la prima volta nella Newsletter di RADICAL HR. Iscriviti per riceverla ogni settimana!

Scritto dagli Expert di RADICAL HR

In RADICAL HR coinvolgiamo grandi esperti italiani e internazionali nella nostra HR School, nei progetti con le aziende e per la scrittura di editoriali e pensieri per la Newsletter e il Blog. Alla fine di ogni articolo puoi scoprire di più sull’Expert che lo ha firmato.