Scenari presenti e futuri sullo Smart Working, in una ricerca che fotografa le differenze tra il prima e il dopo la pandemia Covid-19
Smart Working Italia 2021
I principali takeaway
LO SMART WORKING È REALTÀ PER QUASI IL 90% DELLE AZIENDE
Addirittura un lavoratore su quattro è totalmente libero di scegliere dove lavorare.
LA PANDEMIA HA DATO UNA NETTA ACCELERATA ALLO SMART WORKING
Prima era possibile fare uno Smart Working molto light e rigido in meno di un’azienda su due.
7 HR SU 10 HANNO GUIDATO LA SCELTA DELLO SMART WORKING
In tutti i tipi di aziende – grandi, medie e piccole – HR è al centro della trasformazione del lavoro.
Obiettivo della ricerca
L’obiettivo della ricerca è fotografare la situazione attuale dello Smart Working, come si è evoluto rispetto a prima della pandemia, quali sono i lati positivi e negativi.
Le domande chiave
- Com’è cambiato lo Smart Working dopo la pandemia?
- Quali sono le aziende in cui si fa più Smart Working? Quali invece sono rimaste indietro?
- Quali sono i lati positivi e negativi di questa trasformazione?
- Che ruolo hanno gli HR in questa trasformazione?
- Che Smart Working avremo nel 2022?
Chi ha risposto
Campione della ricerca
Hanno partecipato alla survey 607 persone, intervistate attraverso la somministrazione di un questionario.
Il 90% sono HR professional, il 10% CEO o Country Manager di piccole aziende e startup che si occupano delle tematiche Hr e people in prima persona.
Il 35% del campione ricopre posizioni di leadership HR , in particolare 23% HR Manager e 12% HR Director.
Il 50% dei rispondenti lavora in aziende piccole (0-200 dipendenti), il resto è equamente diviso tra medie (200-1.000) e grandi (oltre 1.000).
Il 68% del campione lavora in aziende che hanno la loro sede principale al Nord Italia.
Il commento di Alessandro Rimassa
Siamo nel decennio della fiducia: lavoro smart e HR al centro della trasformazione cambieranno profondamente la relazione tra dipendenti e aziende. E chi non si adeguerà perderà i top performer.
Sono stato felicemente sorpreso dai risultati di questa ricerca, lanciata nel settembre 2021 in pieno Back to Office per fotografare lo stato dell’arte della situazione Smart Working in Italia.
I dati confortanti sono che il 90% delle aziende rispondenti fa Smart Working, dando anche completa libertà e autonomia nella scelta e quasi 7 HR su 10 hanno guidato questa trasformazione. Il dato meno confortante è che c’è ancora il 35% di HR che non viene ascoltato, ci sono tante aziende in cui la leadership è ancorata a schemi di pensiero vecchi e retrogradi. Ci sono aziende che perdono i talenti per la mancanza di fiducia nelle persone.
Le forme di lavoro ibride che abbiamo sperimentato quest’anno ci hanno mostrato che esiste un modo di lavorare diverso e più umano, più gentile e armonioso con la nostra vita. Che non bisogna per forza scegliere tra lavoro e vita personale e che esistono aziende in cui le persone non vengono trattate da bambini da controllare ma come adulti di cui fidarsi. Non esiste altra via per la crescita: le aziende devono fidarsi delle loro persone.