Le persone oggi si aspettano di lavorare in aziende che rispecchiano i loro valori, mosse da un purpose chiaro e condivisbile, attente alle loro necessità (e disposte ad assecondarle)… Insomma, riuscire a soddisfare a pieno le aspettative delle risorse è un molto complesso per le organizzazioni. Ma poi, una volta che un’azienda riesce a garantire una People Experience eccellente alle sue persone, come può assicurarsi i vantaggi che questo può portare in termini di attraction di talenti esterni?
La risposta è l’Employer Branding.
La fuga di talenti: un problema per le aziende
Facciamo un passo indietro: la fuga di talenti è diventata una preoccupazione sempre più diffusa per molte aziende, e le ragioni di questa tendenza sono molteplici e complesse. Una delle principali cause di questa perdita di risorse è legata all’incapacità delle aziende di adattarsi ai cambiamenti delle aspettative dei professionisti, specialmente delle generazioni più giovani. Molte organizzazioni infatti non riescono ad offrire opportunità di crescita professionale e sviluppo personale che soddisfino le ambizioni della forza lavoro. I talenti emergenti desiderano costantemente imparare, crescere e assumere ruoli più significativi all’interno dell’organizzazione, se però un’azienda non offre percorsi di carriera chiari e opportunità di formazione continua, le risorse possono sentirsi bloccate e portate a cercare altrove.
L’importanza della DE&I
La mancanza di un ambiente lavorativo inclusivo e rispettoso può inoltre portare ad un calo dell’engagement e un aumento del turnover. Le aziende che non promuovono la diversità e l’inclusione rischiano infatti di alienare le risorse che desiderano sentirsi valorizzate e rispettate per le loro differenze, limitando anche la creatività e l’innovazione all’interno dell’organizzazione.
La Company Culture è un elemento centrale
La cultura aziendale è un altro fattore cruciale che influisce sulla retention del talento. Le aziende con una cultura tossica, caratterizzata da politiche rigide, mancanza di trasparenza e assenza di supporto da parte dei dirigenti, sono spesso soggette a un alto tasso di turnover. I professionisti vogliono sentirsi parte di un ambiente stimolante e positivo, dove possono contribuire in modo significativo e sentirsi apprezzati. Infine, la crescente preferenza per lavorare in modo flessibile e da remoto sta spingendo molte aziende a rivedere le proprie politiche di lavoro. Le organizzazioni che non offrono opzioni di lavoro flessibili rischiano di perdere talenti che cercano un miglior equilibrio tra vita professionale e personale.
L’Employer Branding come leva di retention
L’Employer Branding è un’efficace strategia attraverso la quale un’azienda può definire e promuovere la sua reputazione come datore di lavoro desiderabile ed attraente. Si tratta di un concetto che va oltre la semplice pubblicità dei prodotti o dei servizi offerti dall’organizzazione, concentrandosi piuttosto sull’immagine dell’azienda come luogo in cui lavorare, investire la propria carriera e crescere professionalmente. Ma quali sono le attività sulle quali puntare per trattenere i talenti?
Innanzitutto, è essenziale promuovere una cultura aziendale inclusiva e positiva, che metta in evidenza i valori fondamentali dell’azienda e favorisca il senso di appartenenza dei dipendenti. Questo può includere l’organizzazione di eventi aziendali, programmi di mentorship e iniziative di volontariato che rafforzino il legame tra la forza lavoro e l’azienda. Inoltre, è importante offrire opportunità di sviluppo professionale e di crescita all’interno dell’organizzazione. Questo può essere realizzato attraverso programmi di formazione e sviluppo su misura che possano garantire percorsi di carriera chiari e trasparenti. L’investimento nella crescita e nello sviluppo dei dipendenti, infatti, non solo li aiuta a migliorare le proprie competenze, ma dimostra anche l’impegno dell’azienda nel loro successo a lungo termine.
Lo Storytelling parte dai valori
Fondamentale è poi creare uno storytelling sui propri valori aziendali. Non basta più promuovere semplicemente i prodotti o i servizi offerti, le aziende devono trasmettere un’impressione tangibile di ciò che rappresentano, al di là dei propri profitti. Una strategia di Employer Branding efficace deve quindi andare oltre la superficie e narrare una storia che coinvolga emotivamente il pubblico, mostrando come l’impresa si impegna concretamente per realizzare i propri obiettivi e portare avanti i suoi valori nella pratica. Solo così le persone potranno identificarsi pienamente con l’organizzazione e sentirsi motivate a contribuire attivamente al suo successo.
La comunicazione interna conta
In questo contesto risultano quindi indispensabili alcune attività volte a favorire un’efficiente comunicazione all’interno delle aziende. Nello specifico, programmi di formazione, eventi aziendali, newsletter e piattaforme digitali rappresentano esempi di strumenti che possono essere utilizzati per promuovere una cultura aziendale positiva e coesa, andando a coinvolgere e motivare la forza lavoro. Dall’altro lato, la comunicazione esterna è allo stesso modo fondamentale per attrarre nuovi talenti e costruire una reputazione positiva sul mercato del lavoro. Attraverso social media, siti web, pubblicità e testimonianze delle proprie risorse, le aziende possono infatti trasmettere in modo efficace un’immagine autentica e credibile di sé, fornendo informazioni chiare sui valori e sulla purpose dell’organizzazione.
Continuos Attraction, un’impegno continuo
Gestire un meccanismo di Continuous Attraction implica una costante cura della reputazione dell’azienda attraverso una gestione attiva della cultura aziendale, dei valori e della sua presenza online: insomma, se investire su attività volte a favorire la Continuos Attraction è la chiave per la crescita di un’organizzazione (attraverso la crescita delle sue persone), l’impegno deve essere continuo e continuativo.